Illuminazione Cavalcavia Anagnina





Non è stato facile arrivare a questo risultato ma in questi giorni, le torri faro per l’illuminazione della parte più pericolosa del cavalcavia, stanno per essere accese. Nelle foto che seguono alcuni particolari della loro istallazione. Seguo questo tema dall’inizio della consigliatura insieme alla Presidente Lozzi. Una situazione abbastanza intricata tra ANAS, Roma Capitale con le sue articolazioni ed il Municipio. Con il supporto di ARETI (la società di ACEA che si occupa di illuminazione pubblica) e dopo incontri e commissioni Municipali e Capitoline siamo riusciti ad ottenere questo importante risultato.

Uno dei punti che saranno illuminati è forse quello più pericoloso del cavalcavia che conduce al G.R.A. e che, all’altezza di Via Capistrano presenta un attraversamento pedonale di ben 12 metri e la fermata ATAC n° 74680. In questo punto si unicono i flussi di traffico che discendono dal cavalcavia (a velocità sostenuta) e quello che lo affianca provenendo dalla vecchia Osteria del Curato.


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Via degli Opimiani – Quadraro

Quello che vedete nella foto qui sotto è uno degli interventi di messa in sicurezza di incroci pericolosi.

Con questo tipo di intervento gli attraversamenti pedonali, diventano intrinsecamente più sicuri mediante la creazione dei “nasi”, cioè di propaggini dei marciapiedi che determinano un accorciamento del tratto da attraversare e, soprattutto, una migliore visibilità della strada, non più disturbata dalla eccessiva vicinanza di veicoli parcheggiati. Da notare l’inpianto di raccolta acque e la fattura della realizzazione non più in semplice asfalto. Piccoli particolari che fanno la differenza estetica e funzionale. Considerato che siamo noi gli incapaci il risultato non è poi così male non trovate ?

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Un’altra roma è possibile !

Voragine Piazza Ragusa

Oggi la voragine è stata chiusa. Il 1° febbraio 2021 abbiamo audito l’ufficio tecnico municipale che ci ha illustrato la situazione delle voragini apertesi sul nostro territorio. Il quadrante di Via delle Cave e dintorni (Mandrione incluso) è molto critico da questo punto di vista. Nonostante questo, la gestione municipale delle voragini che si sono susseguite negli ultimi 5 anni è stata sempre efficace. Difficilmente i tempi di chisura sono stati più lunghi di una decina di giorni. Situazioni come quella di Via Genzano (e la sua “felice” conclusione dopo “solo” due anni di attesa), che costrinse commercianti a chiudere le proprie attività sono ormai un triste e lontano ricordo. Ecco un breve resoconto sulle modalità di gestione delle cavità attuata dalla nostra amministrazione.

Con la costituzione dell’Ufficio Municipale Emergenze Voragini, circa tre anni fa, si è messo in atto un protocollo che prevede una modalità precisa di intervento che ha dato ottimi risultati, e che prevede la sinergia di più enti competenti: la Polizia Locale, alla quale perviene la segnalazione nella maggior parte dei casi, e l’ufficio tecnico effettuano il sopralluogo per fare la verifica e mettere in sicurezza i luoghi, contestualmente in base alla gravità si decide se è necessario attivare il comando dei Vigili del Fuoco i quali, eventualmente, intervengono con specifiche ispezioni per individuare la causa della criticità e conseguentemente l’attore principale che dovrà successivamente intervenire (attraverso l’analisi di dati visivi). Di prassi, al momento dell’apertura della voragine vengono interpellati sia la Protezione Civile che il Dipartimento Sviluppo Infrastrutture e Manutenzione Urbana (S.I.M.U.) i quali, grazie ad una mappatura della situazione sotterranea identificano se si tratta di un caso noto o di una “vecchia conoscenza”; molto spesso, trattasi disituazioni in evoluzione, in movimento, che non sono mai ferme, come ad esempio in via del Mandrione.

Qui il verbale della mia Commissione I nella quale si è trattato il tema. Buona lettura…

Qualcuno

“…

Qualcuno era del Movimento perché aveva bisogno di una spinta verso qualcosa di nuovo. Perché sentiva la necessità di una morale diversa.
Perché forse era solo una forza, un volo, un sogno, era solo uno slancio, un desiderio di cambiare le cose, di cambiare la vita.
Sì, qualcuno era del Movimento perché con accanto questo slancio ognuno era come, più di sé stesso. Era come due persone in una.
Da una parte la personale fatica quotidiana e dall’altra, il senso di appartenenza a una razza, che voleva spiccare il volo, per cambiare veramente la vita.
No, niente rimpianti. Forse anche allora molti, avevano aperto le ali, senza essere capaci di volare, come dei gabbiani ipotetici.
E ora? Anche ora, ci si sente come in due. Da una parte l’uomo inserito che attraversa ossequiosamente lo squallore della propria sopravvivenza quotidiana e dall’altra, il gabbiano senza più neanche l’intenzione del volo, perché ormai il sogno si è rattrappito.
Due miserie in un corpo solo.”

Grazie Giorgio

Il tempo prezioso delle persone mature

“Ho contato i miei anni ed ho scoperto che ho meno tempo da vivere da qui in avanti di quanto non ne abbia già vissuto.Mi sento come quel bambino che ha vinto una confezione di caramelle e le prime le ha mangiate velocemente, ma quando si è accorto che ne rimanevano poche ha iniziato ad assaporarle con calma.
Ormai non ho tempo per riunioni interminabili, dove si discute di statuti, norme, procedure e regole interne, sapendo che non si combinerà niente…
Ormai non ho tempo per sopportare persone assurde che nonostante la loro età anagrafica, non sono cresciute.
Ormai non ho tempo per trattare con la mediocrità. Non voglio esserci in riunioni dove sfilano persone gonfie di ego.
Non tollero i manipolatori e gli opportunisti. Mi danno fastidio gli invidiosi, che cercano di screditare quelli più capaci, per appropriarsi dei loro posti, talenti e risultati.
Odio, se mi capita di assistere, i difetti che genera la lotta per un incarico maestoso. Le persone non discutono di contenuti, a malapena dei titoli.
Il mio tempo è troppo scarso per discutere di titoli.
Voglio l’essenza, la mia anima ha fretta…
Senza troppe caramelle nella confezione…
Voglio vivere accanto a della gente umana, molto umana.
Che sappia sorridere dei propri errori.
Che non si gonfi di vittorie.
Che non si consideri eletta, prima ancora di esserlo.
Che non sfugga alle proprie responsabilità.
Che difenda la dignità umana e che desideri soltanto essere dalla parte della verità e l’onestà.
L’essenziale è ciò che fa sì che la vita valga la pena di essere vissuta.
Voglio circondarmi di gente che sappia arrivare al cuore delle persone…
Gente alla quale i duri colpi della vita, hanno insegnato a crescere con sottili tocchi nell’anima.
Sì… ho fretta… di vivere con intensità, che solo la maturità mi può dare.
Pretendo non sprecare nemmeno una caramella di quelle che mi rimangono…
Sono sicuro che saranno più squisite di quelle che ho mangiato fin’ora.
Il mio obiettivo è arrivare alla fine soddisfatto e in pace con i miei cari e con la mia coscienza. Spero che anche il tuo lo sia, perché in un modo o nell’altro ci arriverai…”

Mário Raul de Morais Andrade

Perchè la fiducia

Come consigliere di maggioranza di questo Municipio non posso non sostenere la Presidente e la sua Giunta. Il motivo è semplice. Fanno quello che gli chiediamo e anche alla svelta. L’illuminazione del Parco Salvador Allende di Tor Vergata ne è un esempio.

Come Presidente della Commisisone I LLPP ho iniziato il percorso per illuminare il parco con interlocuzioni che hanno coinvolto la Soprintendenza Speciale Archeologica del Ministero per i Beni e le Attvività Culturali ed il Turismo, il Dipartimento Sviluppo Infrastrutture e Manutenzione Urbana, Acea Illuminazione Pubblica (A.Reti) e, ultima ma non ultima, la Direzione Tecnica del nostro Municipio.

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VII Piccoli banyan

Tra il cielo e la terra. Nel cielo e nella terra. Istalleremo 7 alberi di Natale realizzati in sinergia dai più piccoli e dai più grandi, senza distinzioni di genere o di provenienza socio-culturale, con attenzione all’utilizzo dei materiali (tutti prodotto di riciclo e riuso), a bassissimo impatto dal punto di vista ecologico, sostenibile e inclusivo, a creare uno spazio di condivisione e socializzazione transgenerazionale e interculturale, che si propone di diffondere la memoria collettiva, di dare continuità ai saperi della tradizione che si vanno perdendo e di mantenere un ‘legame’ profondo malgrado il distanziamento fisico cui la situazione epocale che stiamo vivendo ci costringe: la Cultura è uno degli strumenti più efficaci al fine di favorire la coesione sociale e territoriale attraverso lo sviluppo e l’affermazione di valori civici quali l’identità locale, il cosmopolitismo, la partecipazione, la solidarietà, l’educazione diffusa, il senso di comunità, la cura del bene pubblico, la legalità, la giustizia, la libertà, il pensiero divergente e la fiducia istituzionale. Non cercateli nell’ Andhra Pradesh bensi a:

  • Via Eurialo 102
  • Parco Lineare delle Mura Latine
  • Piazza Re di Roma
  • Piazza Santa Maria Ausiliatrice
  • Villa Lazzaroni
  • Largo Padre Leonardo Bello
  • Largo Tacchi Venturi
  • Via dei Levi
  • Studi di Cinecittà
  • Via Petrocelli (Parco dei Tricicli)